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Interventi low cost pericolosi

Cresce il numero di interventi che gli italiani decidono di effettuare all'estero, a prezzi più bassi e in cifre molto più contenute.

Si sente sempre più spesso parlare di "bisturi trip", ovvero di un viaggio organizzato allo scopo di effettuare un interventi di chirurgia estetica all'estero, in alcuni paesi europei più vicini come la Polonia, la Tunisia e la Slovenia, ma pure più distanti come la Thailandia, il Sud Africa, dove è possibile effettuare interventi di mastoplastica additiva al costo di 2900 euro, volo ed hotel compresi, a volte anche al di sotto dei duemila euro. Il problema risiede nel livello della qualità degli interventi e dei chirurghi non sempre certificati, così come nell'organizzazione e nelle condizioni delle cliniche che, specie nel sud-est asiatico, lasciano a desiderare per igiene e sicurezza.

Nella maggior parte dei casi, poi, l'assistenza pre e post-operatoria è inesistente, le difficoltà linguistiche sono spesso insormontabili, e la visita di controllo in Italia è impossibile. Ai fini della salvaguardia personale è assolutamente importante prendere in considerazione alcuni parametri determinanti, come la scelta delle protesi più costose, la scelta di un chirurgo certificato e della clinica estetica di prestigio e, dove possibile, riconosciuta a livello nazionale.

Molte sono le esperienze dei pazienti che, invece, hanno preferito rimanere in Italia, non fidandosi degli specialisti presenti all'estero.
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