IMPRESAMIA.IT- ESTERO - Urso:12 mld di interscambio con Romania
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Il capitale italiano investito ammonta ad oltre 850 milioni di Euro
ESTERO - Urso:12 mld di interscambio con Romania
Dagli anni Novanta ad oggi sono oltre 26800 le imprese italiane attive sul territorio rumeno. L'Italia punta alla fase due dell'internazionalizzazione in Romania: dopo le piccole imprese esportatrici e investitrici, adesso è l'ora delle grandi imprese e di valorizzare il nostro ruolo guida per l'utilizzo degli oltre 31 miliardi di euro dei fondi strutturali europei di cui godrà Bucarest fino al 2013. Per questo il Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso (nella foto), ha partecipato ad un business forum sulle relazioni economiche bilaterali Italia-Romania alla presenza di 200 imprese italiane e rumene. "Associo alla Romania e al rapporto che hanno istaurato le nostre imprese con i lavoratori rumeni – ha spiegato Urso - un'immagine vincente che non potrà essere in nessun modo scalfita dal comportamento delinquenziale di frange marginali di suoi cittadini nel nostro Paese. Oggi i rumeni in Italia contribuiscono all'1,2% del nostro Pil e all'8% di quello rumeno. Nel 2001 il miracolo Timisoara, nato sulla spinta delle aziende del Nord Est, è stata la 'palestra' delle nostre imprese. Ma oggi le cose stanno mutando e dobbiamo cambiare anche il modo di fare sistema: non più solo microimprese ma anche grandi gruppi come Enel, Pirelli, Dalmine e banche come SanPaolo e Unicredit. Anche perché la fase due vuol dire – ha proseguito il Vice Ministro – essere partecipi ai grandi lavori infrastrutturali lanciati dal governo rumeno, oltre ad intensificare il comparto energetico e nucleare dove siamo già protagonisti. Tutto questo permette alla nostra partnership di restare ancora più solida e la prova è il nostro interscambio complessivo, che nel 2008 ha sorpassato il tetto dei 12 miliardi di euro, pari al doppio dell'interscambio che abbiamo con il Giappone e quasi al triplo di quello con l'India. L'Italia – ha concluso Urso - resta e si conferma primo partner economico di Bucarest".
ESTERO - Urso:12 mld di interscambio con Romania
Dagli anni Novanta ad oggi sono oltre 26800 le imprese italiane attive sul territorio rumeno. L'Italia punta alla fase due dell'internazionalizzazione in Romania: dopo le piccole imprese esportatrici e investitrici, adesso è l'ora delle grandi imprese e di valorizzare il nostro ruolo guida per l'utilizzo degli oltre 31 miliardi di euro dei fondi strutturali europei di cui godrà Bucarest fino al 2013. Per questo il Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso (nella foto), ha partecipato ad un business forum sulle relazioni economiche bilaterali Italia-Romania alla presenza di 200 imprese italiane e rumene. "Associo alla Romania e al rapporto che hanno istaurato le nostre imprese con i lavoratori rumeni – ha spiegato Urso - un'immagine vincente che non potrà essere in nessun modo scalfita dal comportamento delinquenziale di frange marginali di suoi cittadini nel nostro Paese. Oggi i rumeni in Italia contribuiscono all'1,2% del nostro Pil e all'8% di quello rumeno. Nel 2001 il miracolo Timisoara, nato sulla spinta delle aziende del Nord Est, è stata la 'palestra' delle nostre imprese. Ma oggi le cose stanno mutando e dobbiamo cambiare anche il modo di fare sistema: non più solo microimprese ma anche grandi gruppi come Enel, Pirelli, Dalmine e banche come SanPaolo e Unicredit. Anche perché la fase due vuol dire – ha proseguito il Vice Ministro – essere partecipi ai grandi lavori infrastrutturali lanciati dal governo rumeno, oltre ad intensificare il comparto energetico e nucleare dove siamo già protagonisti. Tutto questo permette alla nostra partnership di restare ancora più solida e la prova è il nostro interscambio complessivo, che nel 2008 ha sorpassato il tetto dei 12 miliardi di euro, pari al doppio dell'interscambio che abbiamo con il Giappone e quasi al triplo di quello con l'India. L'Italia – ha concluso Urso - resta e si conferma primo partner economico di Bucarest".
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