Crisi e opportunità: affidarsi a un'agenzia di comunicazione
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Affidarsi a professionisti della comunicazione significa garantire alla propria impresa profit o non profit strumenti efficienti per rendere riconoscibile la propria immagine, ampliando la propria capacità di attrarre potenziali clienti o utenti dei propri servizi: scegliere di affidarsi a un'agenzia di comunicazione è quindi il primo step per garantire che il proprio investimento pubblicitario dia risultati reali.
Costruire la corporate identity è il primo passo per potersi distinguere dalla concorrenza, evidenziando i vantaggi che dovrebbero portare qualcuno a scegliere la propria azienda piuttosto di un competitor. Anche chi in passato ha effettuato forti investimenti in ambito comunicativo e promozionale potrebbe aver bisogno di rinnovare la propria immagine.
Ricordiamo che oggi gli strumenti per raccontarsi sono aumentati: rinnovare il proprio logo, stampare dei biglietti da visita più moderni e incisivi, implementare il proprio sito studiando layout e contenuti ottimizzati per i browser e i motori di ricerca, studiare un'adeguata social media strategy che consenta di avere un ruolo di primo piano nei social newtwork, costruire una campagna sui media tradizionali valorizzando al massimo la spesa.
Comunicare nel 2012 significa andare al di là dell'acquisto di una pagina pubblicitaria su un quotidiano: bisogna studiare il mercato, conoscere il proprio target, valorizzare gli strumenti già esistenti e costruire - ottimizzando i costi - un vero e proprio progetto di comunicazione. Le dimensioni non sono rilevanti: grazie ad un'adeguata strategia di comunicazione sono soprattutto le PMI ad avere effetti misurabili anche nel breve periodo.
Spesso però la comunicazione non viene percepita come un investimento e si tende a "risparmiare" affidando lo studio della strategia comunicativa a persone poco esperte: in questo caso si rischia non solo di vanificare la spesa fatta - seppur ridotta - ma anche di ottenere un effetto boomerang che può danneggiare l'immagine dell'azienda. In passato il rapporto tra consumatore e pubblicità era unilaterale: gli spot e le campagne non erano aperte a dibattiti e il confronto con il target finale era filtrato.
Gli attuali strumenti hanno ridotto in modo esponenziale i gradi di separazione, ed è per questo che la scelta dei mezzi di comunicazione e il loro uso va studiato con attenzione. Per capire qual è la strategia più adatta per il proprio business, la soluzione migliore è chiedere una consulenza a un'agenzia di comunicazione, che - sfruttando le competenze delle singole persone che vi lavorano, può offrire un pacchetto completo di risposte e opportunità, studiate sulla base del budget a disposizione.
Costruire la corporate identity è il primo passo per potersi distinguere dalla concorrenza, evidenziando i vantaggi che dovrebbero portare qualcuno a scegliere la propria azienda piuttosto di un competitor. Anche chi in passato ha effettuato forti investimenti in ambito comunicativo e promozionale potrebbe aver bisogno di rinnovare la propria immagine.
Ricordiamo che oggi gli strumenti per raccontarsi sono aumentati: rinnovare il proprio logo, stampare dei biglietti da visita più moderni e incisivi, implementare il proprio sito studiando layout e contenuti ottimizzati per i browser e i motori di ricerca, studiare un'adeguata social media strategy che consenta di avere un ruolo di primo piano nei social newtwork, costruire una campagna sui media tradizionali valorizzando al massimo la spesa.
Comunicare nel 2012 significa andare al di là dell'acquisto di una pagina pubblicitaria su un quotidiano: bisogna studiare il mercato, conoscere il proprio target, valorizzare gli strumenti già esistenti e costruire - ottimizzando i costi - un vero e proprio progetto di comunicazione. Le dimensioni non sono rilevanti: grazie ad un'adeguata strategia di comunicazione sono soprattutto le PMI ad avere effetti misurabili anche nel breve periodo.
Spesso però la comunicazione non viene percepita come un investimento e si tende a "risparmiare" affidando lo studio della strategia comunicativa a persone poco esperte: in questo caso si rischia non solo di vanificare la spesa fatta - seppur ridotta - ma anche di ottenere un effetto boomerang che può danneggiare l'immagine dell'azienda. In passato il rapporto tra consumatore e pubblicità era unilaterale: gli spot e le campagne non erano aperte a dibattiti e il confronto con il target finale era filtrato.
Gli attuali strumenti hanno ridotto in modo esponenziale i gradi di separazione, ed è per questo che la scelta dei mezzi di comunicazione e il loro uso va studiato con attenzione. Per capire qual è la strategia più adatta per il proprio business, la soluzione migliore è chiedere una consulenza a un'agenzia di comunicazione, che - sfruttando le competenze delle singole persone che vi lavorano, può offrire un pacchetto completo di risposte e opportunità, studiate sulla base del budget a disposizione.
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