Salsa verde per bollito, perfetta per le carni rosse
- Alexander |
- ricette |
- 1135 giorni | (https://www.nonnapaperina.it)
Con l’espressione “salsa verde” si indica una salsa di condimenti diffusa in molte culture gastronomiche, non ultima quella italiana. Le versioni sono numerose, ma presentano tutte degli elementi ricorrenti, come la presenza di spezie o erbe aromatiche di colore verde, magari valorizzate da alimenti di origine animale ad alto contenuto di grassi.
Questo tipo di salsa viene impiegata soprattutto per insaporire le carni, a mo’ di topping. Non di rado, viene servita quasi come portata principale, in cui intingere crostini e pani non lievitati, o comunque parecchio croccanti.
Oggi parliamo di una salsa verde specifica, ossia di una variante che dà il meglio di sé insieme ad alcuni piatti della tradizione italiana, come il bollito. Per farlo, prenderemo come riferimento la ricetta della salsa verde all’italiana pubblicata su Nonnapaperina.it, punto di riferimento per gli amanti della buona cucina e per chi soffre di intolleranze alimentari.
Cos’è la salsa verde e da dove deriva il suo nome
La salsa verde si chiama così per via del suo colore, ottenuto con l’aggiunta di spezie particolari. Nel caso della variante all’italiana, ad esempio, si integra il prezzemolo.
La tonalità è rafforzata anche dai capperi ed è resa traslucida da altri alimenti, come l’aceto. La salsa verde spicca per il sapore molto aromatico, a tratti pungente e abbastanza corposo. Allo stesso tempo non copre il gusto della preparazione sulle quali viene versata, ma piuttosto le valorizza.
Dal punto di vista nutrizionale spicca per la sua completezza, visto che è presente anche un elemento di pesce. Troviamo quindi una discreta abbondanza proteine, vitamine e persino carboidrati, che sono garantiti dal pane raffermo.
Come si prepara questa versione di salsa verde? Per preparare questa ricetta vi rimandiamo all’articolo di Nonnapaperina.it sulla salsa verde (citato nel link sopra), ma possiamo comunque dare qualche anticipazione. Si tratta di creare due composti. Il primo è realizzato con la mollica ammorbidita in aceto e con i tuorli rassodati, che vanno pestati con una forchetta. Il secondo composto è realizzato con un trito di acciughe, capperi dissalati, prezzemolo tritato e aglio. I due composti vanno poi mescolati tra di loro con l’aiuto dell’olio fino ad ottenere una salsa densa, granulosa e sufficientemente compatta.
Il consiglio è di utilizzare immediatamente la salsa verde. Tuttavia, può essere conservata in frigo per una decina di giorni, basta inserirla in un vasetto ben pulito e coprirla con l’olio.
Una combinazione perfetta tra pesce e spezie
Questa versione di salsa verde fa gola in quanto contiene anche le acciughe. La combinazione tra acciughe e prezzemolo appare del tutto naturale, e d’altronde ricorre in molti secondi di pesce. Ovviamente il prezzemolo deve essere fresco e a foglie.
In questo caso l’unione è perfetta anche dal punto di vista nutrizionale. Da un altro abbiamo un alimento ricco di grassi benefici, come gli acidi grassi omega tre. D’altro questa combinazione risulta ricca di vitamine e sali minerali. A completare il tutto vi è un buon apporto di proteine e sostanze antiossidanti, garantiti tra l’altro anche dalle uova.
La completezza della salsa verde è favorita anche dal pane raffermo, il cui scopo è di garantire corpo alla salsa, rendendola più densa e granulosa. Come gradevole effetto collaterale, però, porta una buona dose di carboidrati. Sicché la salsa verde, più che un “umile” condimento, appare quasi come un pasto a sé stante.
Un focus sul bollito
Dove applicare la salsa verde all’italiana? Di base, si rivela molto versatile. E’ buona, con qualche crostino come accompagnamento, ma può condire anche le uova sode, il pesce e la carne. Tuttavia, l’abbinamento perfetto (stando ad alcune tradizioni italiane) è con il bollito. Il bollito è una preparazione di carni di differente varietà, che si realizza con svariati tagli, nobili e meno nobili. Il classico bollito di manzo, per esempio, coinvolge il muscolo, il biancostato e il cappello del prete.
La salsa verde può essere impiegata anche per valorizzare il Gran Bollito Cremonese, che è considerato il re dei bolliti. D’altronde, la lista degli ingredienti comprende la carne magra di manzo, i terzi tagli con osso, la carne di gallina e di maiale. A tutto questo va aggiunto il salame da pentola e alcune frattaglie, come la lingua e la testina di vitello.
Molti preferiscono godersi il Gran Bollito così come si trova, senza condimento. Tuttavia, la salsa verde è in grado di valorizzarlo al meglio.
Questo tipo di salsa viene impiegata soprattutto per insaporire le carni, a mo’ di topping. Non di rado, viene servita quasi come portata principale, in cui intingere crostini e pani non lievitati, o comunque parecchio croccanti.
Oggi parliamo di una salsa verde specifica, ossia di una variante che dà il meglio di sé insieme ad alcuni piatti della tradizione italiana, come il bollito. Per farlo, prenderemo come riferimento la ricetta della salsa verde all’italiana pubblicata su Nonnapaperina.it, punto di riferimento per gli amanti della buona cucina e per chi soffre di intolleranze alimentari.
Cos’è la salsa verde e da dove deriva il suo nome
La salsa verde si chiama così per via del suo colore, ottenuto con l’aggiunta di spezie particolari. Nel caso della variante all’italiana, ad esempio, si integra il prezzemolo.
La tonalità è rafforzata anche dai capperi ed è resa traslucida da altri alimenti, come l’aceto. La salsa verde spicca per il sapore molto aromatico, a tratti pungente e abbastanza corposo. Allo stesso tempo non copre il gusto della preparazione sulle quali viene versata, ma piuttosto le valorizza.
Dal punto di vista nutrizionale spicca per la sua completezza, visto che è presente anche un elemento di pesce. Troviamo quindi una discreta abbondanza proteine, vitamine e persino carboidrati, che sono garantiti dal pane raffermo.
Come si prepara questa versione di salsa verde? Per preparare questa ricetta vi rimandiamo all’articolo di Nonnapaperina.it sulla salsa verde (citato nel link sopra), ma possiamo comunque dare qualche anticipazione. Si tratta di creare due composti. Il primo è realizzato con la mollica ammorbidita in aceto e con i tuorli rassodati, che vanno pestati con una forchetta. Il secondo composto è realizzato con un trito di acciughe, capperi dissalati, prezzemolo tritato e aglio. I due composti vanno poi mescolati tra di loro con l’aiuto dell’olio fino ad ottenere una salsa densa, granulosa e sufficientemente compatta.
Il consiglio è di utilizzare immediatamente la salsa verde. Tuttavia, può essere conservata in frigo per una decina di giorni, basta inserirla in un vasetto ben pulito e coprirla con l’olio.
Una combinazione perfetta tra pesce e spezie
Questa versione di salsa verde fa gola in quanto contiene anche le acciughe. La combinazione tra acciughe e prezzemolo appare del tutto naturale, e d’altronde ricorre in molti secondi di pesce. Ovviamente il prezzemolo deve essere fresco e a foglie.
In questo caso l’unione è perfetta anche dal punto di vista nutrizionale. Da un altro abbiamo un alimento ricco di grassi benefici, come gli acidi grassi omega tre. D’altro questa combinazione risulta ricca di vitamine e sali minerali. A completare il tutto vi è un buon apporto di proteine e sostanze antiossidanti, garantiti tra l’altro anche dalle uova.
La completezza della salsa verde è favorita anche dal pane raffermo, il cui scopo è di garantire corpo alla salsa, rendendola più densa e granulosa. Come gradevole effetto collaterale, però, porta una buona dose di carboidrati. Sicché la salsa verde, più che un “umile” condimento, appare quasi come un pasto a sé stante.
Un focus sul bollito
Dove applicare la salsa verde all’italiana? Di base, si rivela molto versatile. E’ buona, con qualche crostino come accompagnamento, ma può condire anche le uova sode, il pesce e la carne. Tuttavia, l’abbinamento perfetto (stando ad alcune tradizioni italiane) è con il bollito. Il bollito è una preparazione di carni di differente varietà, che si realizza con svariati tagli, nobili e meno nobili. Il classico bollito di manzo, per esempio, coinvolge il muscolo, il biancostato e il cappello del prete.
La salsa verde può essere impiegata anche per valorizzare il Gran Bollito Cremonese, che è considerato il re dei bolliti. D’altronde, la lista degli ingredienti comprende la carne magra di manzo, i terzi tagli con osso, la carne di gallina e di maiale. A tutto questo va aggiunto il salame da pentola e alcune frattaglie, come la lingua e la testina di vitello.
Molti preferiscono godersi il Gran Bollito così come si trova, senza condimento. Tuttavia, la salsa verde è in grado di valorizzarlo al meglio.
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